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Nelle Marche si possono incontrare numerose officine
e laboratori che danno testimonianza delle antiche tradizioni dell'artigianato regionale.
Ad Offida, nel territorio del Piceno, non ci si deve perdere lo spettacolo delle signore
che lavorano a tombolo e che durante la stagione estiva popolano le vie della città,
creando preziosi pizzi. L'arte del pizzo lavorato a tombolo è di casa anche ad Appignano
del Tronto, Castignano, Spinetoli, Castel di Lama e Castorano e ha le sue radici nel XV°
e XVI° secolo, quando aumentò la richiesta di decorazioni per le chiese. Da allora i
segreti e le tecniche di quest'arte vengono trasmesse dalla madre alla figlia.
Oltre ai pizzi, anche la produzione artigianale di tessuti preziosi
è diffusa nelle Marche. A Piobbico, nell'entroterra di Pesaro, si realizzano tappeti
rustici di lana. La tradizione della lavorazione della pelle, che è di casa
soprattutto a Tolentino, si sviluppò nel medioevo. Oggi troviamo un grande numero di
calzaturifici, borsettifici ed altri articoli in pelle, diffusi soprattutto nella zona di
Macerata e di Fermo. A Force si possono osservare i ramai all'opera, che producono
pentole, brocche e stoviglie. Per poter ammirare le opere dei ramai è sufficiente
passeggiare per le vie del centro storico, dove si trovano le loro officine. Molto diffusa
è anche la lavorazione del ferro, che produce articoli di ogni genere come maniglie,
ringhiere e lanterne, che si possono trovare in tutte le città della regione. Il mestiere
del ferraio è particolarmente diffuso a Morrovalle, Matelica, Fiuminata, Belforte, Visso,
Comunanza ed Amandola.
 
In vaste zone intorno a Pesaro si producono ceramiche mentre Fano,
Urbino, Fermignano, Urbania, Pennabilli ed Ascoli sono famose per la produzione di oggetti
in maiolica. Ad Appignano del Tronto, Cingoli, Matelica, Macerata ed Ancona si celebra
ancora la tradizione della terracotta e la produzione di oggetti in argilla.
Fiorente è l'industria dei mobili decorati ed intagliati,
soprattutto a Comunanza, Amandola ed Ostra. Ricercatezza ed abilità si esprimono anche
nella restaurazione di mobili antichi, che ritrovano il loro splendore originale grazie
alle mani virtuose dei restauratori di Pennabilli, Pollenza, Fermo ed Amandola.
Il settore degli strumenti musicali, che si concentra soprattutto
nella provincia di Ancona, è caratterizzato da una particolare raffinatezza.
Castelfidardo è conosciuta per la produzione di fisarmoniche e ad Ascoli si trova
l'ultima officina di strumenti a corde, dove si possono ammirare violini, viole e
violoncelli di lavorazione straordinariamente accurata. Unici sono i fischietti in radica
che vengono prodotti esclusivamente a Loreto. Inoltre, la località è famosa per la
produzione di oggetti di carattere religioso.
 
A Jesi sono diffusi i laboratori degli orefici. A Mogliano è antica
tradizione la lavorazione di vimini e giunchi per la produzione di oggetti impagliati
(borse, contenitori, oggetti decorativi, stoviglie e complimenti d'arredo); a Massa
Fermana, Montappone, Monte Video Corrado e Falerone invece si utilizza la paglia per la
creazione di cappelli, borse e cesti. Ad Acquaviva Picena si è sviluppata la lavorazione
di vimini per la produzione di cesti e borse di varie forme e dimensioni.
A
Fabriano la carta e la sua lavorazione è sinonimo di arte e cultura. Nel museo comunale
vengono illustrati i processi per la creazione di filigrane e la storia di questa cultura,
che è rimasta invariata nel tempo. Ad Ascoli Piceno ed a Pioraco in provincia di
Macerata, la produzione artigianale di carta ha sviluppato tecniche sofisticate per la
produzione di carte da lettere e di eleganti involucri. Dalle cave della valle del Tronto
superiore proviene la pietra che abili scalpellini trasformano in camini, panchine ed
altri complementi d'arredo che abbelliscono le case ed i giardini della regione. Da
nominare sono inoltre i numerosi punti vendita, dove si possono acquistare i prodotti
direttamente dal produttore.
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